mercoledì 28 marzo 2018

ANCHE OLIVERIO PER L’ACQUA PUBBLICA?


ATTENDIAMO I FATTI!

Accogliamo con piacere le esternazioni del Presidente della Giunta Regionale, Mario Oliverio circa il suo impegno per la gestione pubblica dell’acqua. Proprio ieri, infatti, Oliverio ha affermato con forza che: “Sulla gestione pubblica del servizio idrico calabrese non ho avuto alcuna esitazione ad essere un promotore e tra i più attivi sostenitori del referendum contro la privatizzazione” e ancora “L’impegno per la gestione pubblica ho voluto fosse, inoltre una priorità del programma su cui alle elezioni ho registrato la fiducia dei calabresi per governare la Regione”.

In questi anni siamo stati probabilmente distratti da tante altre importanti questioni, ma non ci sovviene lo straordinario impegno del nostro Presidente per l’acqua pubblica! 


E, sebbene Oliverio abbia sottoscritto, nel 2013, la nostra proposta di Legge Regionale di Iniziativa Popolare, volta a pubblicizzare il servizio idrico in linea con la vittoria referendaria del 2011, negli ultimi tre anni e mezzo di governo regionale non si è segnato alcun apprezzabile cambio di passo.

Anzi, quella proposta, sottoscritta da oltre undicimila calabresi, è stata cassata senza una minima discussione in Consiglio mentre la legge approvata lo scorso anno non chiude affatto ad eventuali privatizzazioni.

Il fatto che sia stata istituita l’assemblea dei 40 sindaci dell’Autorità Idrica Calabrese (AIC) – tra l’altro giusto in tempo per non essere commissariati dall’ARERA - non garantisce nulla riguardo ai futuri scenari di gestione pubblica del servizio idrico integrato regionale. Di questo aspetto si è subito reso conto il presidente della provincia di Cosenza Franco Iacucci, convinto privatizzatore fin dagli anni '90 e "collega" di partito del presidente Oliverio. Oliverio, la sua Giunta ed il Pd dissentono da Iacucci? Lo dimostrino con fatti ai calabresi!

Ed in ogni caso, in Calabria il carrozzone Sorical SpA continua a fare il bello ed il cattivo tempo, nonostante sia in liquidazione dal 2012. La stessa legge regionale che ha istituito l’AIC prevede ancora un posto d’onore per il “fornitore dell’acqua all’ingrosso” (art. 7 comma k)! Inoltre, bisognerebbe chiarire le sorti del socio privato di Sorical, la multinazionale Veolia, che pare voglia abbandonare il territorio calabrese senza dar conto, soprattutto, degli investimenti non fatti.

Per questo, la sensazione percepita è che su Sorical si stia conducendo la stessa operazione che a livello nazionale è stata condotta su Alitalia: socializzare le perdite e privatizzare i profitti! Cioè, far pagare ai cittadini i danni di oltre un decennio di privatizzazioni e di profitti targati Sorical/Veolia!

Infine, avere un soggetto gestore unico certamente non va nella direzione di far ritornare sui territori e nei comuni la scelta delle forme di gestione del servizio idrico integrato.



L’AIC diventerà soltanto un luogo dove si notificheranno le scelte politiche ed economiche fatte in altri ambiti privati come, ad esempio, il consiglio d’amministrazione del soggetto unico gestore! Così è accaduto con Sorical e Veolia, così probabilmente accadrà in futuro!

Aldilà di queste dovute osservazioni, auspichiamo comunque che le affermazioni pubbliche del Presidente Oliverio possano condurci nella reale direzione indicata dalla volontà popolare con il referendum del 2011. Di certo lo sapremo soltanto quando l’assemblea dell’AIC deciderà come orientare la scelta gestionale del servizio idrico e cioè verso una forma pubblica e partecipata o di nuovo un affidamento al privato!

Dal canto nostro, continueremo a vigilare attentamente sulle scelte delle istituzioni nel settore idrico ed a promuovere mobilitazioni diffuse sul territorio, affinché un reale e concreto processo di ripubblicizzazione partecipata venga attivato!

Si scrive acqua, si legge democrazia!

Terre di Calabria, 28.03.2018

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