mercoledì 25 settembre 2013

Acqua e Rifiuti


È partita una nuova stagione politica che ci dovrà vedere uniti a difendere il futuro della Calabria 

Conclusasi la pausa estiva, la politica regionale è tornata al “lavoro” riprendendo l’iter per la discussione della legge di riordino del servizio di gestione dei rifiuti: una proposta che ha già visto diverse associazioni e movimenti chiedere ed ottenere di essere auditi in Commissione consiliare per manifestare tutte le varie perplessità rispetto ai principi che sottendono il riordino e alle linee guida del nuovo piano regionale sui rifiuti.
L’approvazione di questa proposta, a nostro modo di vedere, rappresenta un rischio grave per la Calabria.
Lo è dal punto di vista ambientale, perché si continua a mantenere in piedi un sistema basato sull’incenerimento dei rifiuti e sulla “valorizzazione” energetica, in una regione violentata da troppi progetti di produzione di energia elettrica.

Lo è dal punto di vista economico, perché si continua a inseguire il mito – ripetutamente sfatato – del “privato bello e funzionante”, riproponendo un modello gestionale affidato completamente nelle mani e nelle casse di im-prenditori privati.

Lo è dal punto di vista della democrazia, perché non solo viene cancellata completamente la volontà dei calabresi, che con i referendum del 2011 si sono espressi contro la gestione privata dei servizi locali, ma si mette a rischio l’autonomia decisionale dei piccoli comuni, etichettati come inadatti o incapaci a gestire i servizi.

L’approvazione di questa legge spianerebbe, secondo noi, la strada ad un riordino analogo del settore idrico, dopo che la discussione sulla proposta di riordino avanzata dalla giunta regionale è stata avviata e poi sospesa per concentrarsi sulla materia dei rifiuti: in questo modo si cancellerebbero con un sol colpo di spugna anni di impegno per costruire sensibilità e consapevolezza sulla necessità di mantenere in mano pubblica i beni comuni.


Siamo convinti che questa proposta di legge vada bloccata per avviare la discussione di una proposta analoga, ma con alla base principi ispirati alla sostenibilità ambientale ed economica, alla creazione di posti di lavoro duraturi e “puliti”, alla partecipazione e al coinvolgimento delle comunità locali.

È necessario perciò costruire un percorso di sensibilizzazione e di mobilitazione capillare su tutto il territorio regionale che veda dialogare e cooperare i sindaci, il mondo dell’associazionismo, le organizzazioni sindacali, le realtà impegnate nella difesa del territorio e dei beni comuni.

A queste soggettività rivolgiamo l’invito a incontrarci per un momento di confronto costruttivo e propositivo, venerdì 27 settembre alle ore 17.00 presso la sede della Cgil di Sant’Eufemia, Lamezia Terme. 

PROMUOVONO:

·         Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”

·         Rete per la Difesa del Territorio Franco Nisticò

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